sorpassare
v. tr. [comp. di sor- e passare, sul modello del fr. surpasser]. – 1. a. Passare sopra: la strada sorpassa il fiume, la ferrovia; la piena ha sorpassato il livello raggiunto l’anno scorso; passare di là, oltrepassare: non bisogna s. i confini del campo; superare: è un ragazzone, già sorpassa il padre in altezza. b. Oltrepassare un altro veicolo che procede nello stesso senso di marcia, o che è fermo sulla propria mano: s. un autotreno, un autobus, una macchina, una motocicletta, un carretto; anche con uso assol.: è proibito s. in curva. 2. fig. Superare, nel senso di essere superiore o maggiore: s. qualcuno in astuzia, in prontezza; la produzione industriale di quest’anno dovrà s. quella degli anni passati; meno com. nel senso fig. di oltrepassare: s. i limiti, ogni limite, e s. la misura, ogni misura, andare oltre i limiti della convenienza, della sopportazione. ◆ Part. pass. sorpassato, frequente come agg. nel sign. fig. di superato, invecchiato, non più attuale: un modello sorpassato; concezioni, teorie sorpassate; aveva parlato troppo, e sicuramente a vuoto: probabilmente era anche lui solo una specie di chiacchierone sorpassato dalla nuova epoca, che discuteva per occupare un po’ di tempo, come tutti (Giuseppe Montesano); anche come sost.: è un sorpassato; questi pittori sono ormai dei sorpassati.