sopportare
v. tr. [lat. supportare (comp. di sub «sotto» e portare «portare»); il sign. fig. nasce nel lat. cristiano] (io soppòrto, ecc.). – 1. Reggere su di sé, sostenere: questi pilastri sopportano l’intera spinta della volta; questo non è un solaio che possa s. un simile carico; non so se questa vecchia poltrona sopporterà un peso come il tuo. 2. estens. Subire, sostenere con notevole sacrificio un onere economico: non posso s. una spesa simile; sono stato io a s. il maggior danno, le più forti perdite; le categorie che sopportano il maggior onere fiscale; ant., con uso assol., sopportare, essere soggetto a pagare le imposte. 3. fig. a. Patire, soffrire: s. un grande dolore; s. una sventura, gravi traversie; per estens., e più com., soffrire con fortezza d’animo, subire con coraggio e rassegnazione: è una donna che nella sua vita ha sopportato continui sacrifici e dure rinunce; i primi cristiani dovettero s. la persecuzione e spesso la morte; anche assol.: quante ne ha sopportate, quel poveretto! b. Adattarsi con facilità a situazioni, condizioni e fatti non favorevoli o fastidiosi; tollerare senza grande sacrificio o sforzo: s. o non s. il caldo, il freddo; s. bene o male il dolore fisico; ho gli occhi stanchi e non riesco a s. la luce troppo viva. Con sogg. di persona e con riferimento a manifestazioni e atteggiamenti contrarî ai proprî sentimenti e principî, riuscire a tollerare, accettare senza reagire: come fai a s. quel cialtrone?; più com. in frasi negative: non riesco a s. i maleducati, i bugiardi, i chiacchieroni; non sopporto le prepotenze, le ingiustizie; è una brava domestica, ma non sopporta le osservazioni. Per estens., permettere, consentire: non sopporto che in casa mia si facciano maldicenze; parlerò in quel modo largo che la materia per sé medesima sopporta (Machiavelli). c. Tollerare la presenza, la compagnia di una persona vincendo, per motivi di convenienza, di dovere, di opportunità e sim., i sentimenti negativi che si provano verso di essa: i colleghi non lo possono soffrire, ma fanno in modo di sopportarlo; io non voglio essere sopportata!; anche con valore reciproco: i due coniugi si sopportano per amore dei figli; cerchiamo di sopportarci a vicenda; quei due non sono mai andati d’accordo, ma ormai non si sopportano più. ◆ Part. pres. sopportante, anticam. usato, a Firenze, come s. m., chi paga le imposte, contribuente.