sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di vibrazioni acustiche: corpo s., corpo elastico (una corda, un diapason, ecc.) che vibri in maniera da trasmettere al mezzo circostante onde elastiche longitudinali di frequenza udibile (cioè tale da provocare la sensazione fisiologica del suono: circa tra 16 e 20.000 Hz); onde s., quelle mediante le quali si propaga il suono; coda s., v. coda (nel sign. 4 d); campo s., regione ove hanno sede vibrazioni sonore; pressione s., la differenza tra la pressione istantanea e la pressione media (quella che si ha in assenza di onde sonore) del fluido. In aeronautica, muro s., barriera s., lo stesso e meno com. che muro sonico, barriera sonica. b. estens. Ricco di risonanza, di vibrazioni: una voce calda e s.; con riferimento a spazî e ambienti, dotato di una buona sonorità: una cavità, una volta s.; una sala da concerti troppo sonora. 2. fig. a. Che risuona per la forza e l’energia con cui viene fatto o dato; quindi, forte, rumoroso: risa, risate s.; fischi, applausi s.; uno schiaffo s., un s. ceffone, forti tanto da far sentire il rumore della percossa. b. Clamoroso, eclatante, grave: una s. batosta, sconfitta, sgridata. c. letter. Di parola ed espressione linguistica, risonante, ricca di suoni e accenti gravi e ben marcati: usare parole, frasi s.; i s. versi delle «Odi Barbare» del Carducci; il s. periodare del Boccaccio; Oh l’alberghetto dal nome sonoro Come mi piace subito! (M. Moretti); con valore limitativo e negativo, ricco di una sonorità solo formale, esteriore, ingiustificata e retorica a cui non corrisponde una sostanza espressiva adeguata: uno stile enfatico e s.; la s. prosa barocca; ora dimmi tu le tue frasi s.; io ti getterò fra i piedi i fatti eloquenti (Verga). 3. In linguistica, di suono la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali, in contrapp. ai suoni sordi, articolati senza che le corde vocali entrino in vibrazione: fonema s.; consonante s. (o, come s. f., una sonora: per es., le s. del sistema fonologico italiano). 4. In cinematografia, film s., film dotato di accompagnamento sonoro (musica, suoni, parole, rumori) in sincronismo con le immagini, registrato otticamente o magneticamente su una banda della pellicola (colonna s.), meno spesso registrato otticamente su un’altra pellicola o registrato su dischi oppure su filo o nastro magnetico. In senso più stretto, si è chiamato film s. la fase intermedia fra il film muto e quello parlato, quello cioè che era accompagnato soltanto dalla musica e dai suoni, non dalle voci degli attori; analogam., cinema s., il cinema che produceva film sonori, per lo più in contrapp. al cinema muto (anche sostantivato: l’avvento del s.; il s. e il muto). ◆ Avv. sonoraménte, in modo sonoro, con sonorità: vibrare, risonare sonoramente; l’attore fu sonoramente applaudito o, anche, fischiato.