sonda
sónda s. f. [dal fr. sonde, der. di sonder «sondare»; ma altri ritengono sonder der. di sonde, proponendo per questa un etimo diverso, forse nordico]. – Nome generico di varî strumenti, dispositivi o impianti usati per esplorazioni, perforazioni, coltivazioni minerarie, misurazioni fisiche, rilievi o altre operazioni di carattere scientifico e tecnico. In partic.: 1. a. Nel linguaggio marin., sinon. non più usato di scandaglio; attualmente, denominazione dell’asta (detta anche comunem. stazza), opportunamente graduata, usata per misurare la quantità di liquido contenuto in un recipiente. b. In medicina, strumento di forma tubolare o a doccia (s. scanalata), modellato in materiali rigidi o flessibili, impiegato per raggiungere dall’esterno canali o cavità con scopi varî: comprovare e risolvere eventuali stenosi, prelevare o evacuare liquidi ivi esistenti, introdurre particolari sostanze, facilitare altri interventi di carattere invasivo. c. Nelle costruzioni civili, tubo di acciaio col bordo inferiore tagliente, impiegato nella messa in opera dei pali trivellati di fondazione (v. palo, n. 1 b). d. S. di perforazione (o trivella), nelle costruzioni civili e in geotecnica, impianto per l’esecuzione di sondaggi mediante perforazione di pozzi di diametro e profondità molto variabili a seconda degli scopi (per perforazioni petrolifere si raggiungono profondità di qualche migliaio di metri); possono essere a percussione, analoghe a quelle usate per la costruzione dei pali nelle costruzioni civili, oppure a rotazione (rotary), quando lo scalpello (detto anch’esso sonda) è collegato rigidamente a una colonna di aste che è posta in rotazione da un motore disposto in superficie: lo scalpello può avere varie forme in relazione alla natura degli strati da attraversare e può essere conformato in modo da estrarre campioni di terreno (carote) per l’esame delle caratteristiche stratigrafiche. e. S. atmosferica, missile o pallone con strumenti per ricerche nell’atmosfera. f. S. spaziale, denominazione (dall’ingl. space probe) di veicoli spaziali per misurazioni fisiche nello spazio extraterrestre, e in partic. in prossimità o sulla superficie di astri del sistema solare (pianeti e satelliti). g. S. da valanga, asta componibile lunga circa tre metri e mezzo, costituita da più elementi, di lega leggera o di acciaio, avvitabili l’uno nell’altro oppure raccordabili con manicotti, utilizzata nel soccorso alpino come mezzo di ricerca di persone sepolte sotto masse di neve. h. Pallone sonda, v. pallone, n. 2 a. 2. In fisica, termine che indica talvolta l’elemento sensibile di un dispositivo di misurazione; in partic.: s. elettrostatica, o s. di potenziale, dispositivo utilizzato soprattutto per lo studio dell’elettricità atmosferica, costituito da un elettrodo, dotato di un forte potere di dispersione delle cariche, che, collegato al morsetto di un elettrometro, si porta al potenziale circostante, permettendone la misurazione; s. per oscilloscopio, puntale che, collegato all’ingresso di un oscilloscopio, permette di prelevare dai varî punti di un circuito i segnali da osservare; s. impolarizzabile, strumento usato in geofisica per rilevare il potenziale elettrico del terreno, caratterizzato dal fatto di non polarizzarsi elettricamente al contatto col terreno stesso; s. acustica, o elettroacustica, nome con cui si indica spesso l’ecometro (v.). 3. In biologia, s. biologica, sostanza in grado di legarsi a un substrato, dotata di particolari proprietà chimiche (per es. fluorescenza) che permettono la sua individuazione e, di conseguenza, consentono di seguirne il destino nei cicli biologici di cui fa parte. In partic., in genetica, sequenza definita di acido nucleico, marcata con un atomo radioattivo o con un particolare gruppo chimico ben rilevabile, usata per individuare sequenze complementari di acidi nucleici e per il riconoscimento e clonaggio dei geni. ◆ Dim. sondino s. m. (v.).