somministrare
v. tr. [dal lat. subministrare, comp. di sub «sotto» e ministrare «dare, porgere»]. – Dare, distribuire ad altri, adempiendo un proprio ufficio specifico, o un cómpito particolare: s. i Sacramenti, da parte del sacerdote; s. una medicina a un malato, da parte di chi assiste il malato o ne ha cura; s. viveri alle popolazioni danneggiate dall’alluvione. Più genericam., offrire, porgere, provvedere di, fornire, spec. cosa utile o necessaria (ma anche, talora, dannosa, come per es. nella frase s. il veleno): al sorger del sole partii, avendomi l’oste stesso somministrati i cavalli e la guida (Da Ponte); si erano pasciuti delle erbe e delle frutta che la terra e gli arbori somministravano loro spontaneamente (Leopardi); s. calore a un corpo, per riscaldarlo; anche in senso più astratto o fig.: avendo adunque tante cose raccolte, che mi possono somministrar assai abondante materia per la narrazione (Sarpi); tanto più, quanto la risposta mi vien dal medesimo autore somministrata (Galilei). Con valore scherz. o iron., dare qualcosa di sgradito, che però si ritiene dovuto o meritato: tutte le sere, per cena, gli somministrano una scodella di brodaglia; con il figlio non scherza, gli somministra certi schiaffi! ◆ Part. pres. somministrante, anche come sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. somministrato, anche come s. m. (v. la voce).