sommerso
sommèrso agg. e s. m. [part. pass. di sommergere]. – 1. agg. Coperto interamente dalle acque, o, più genericam., da un liquido: terre s.; antiche città sommerse. Con sign. particolari: a. Combustione s., combustione di un combustibile gassoso mediante bruciatori completamente immersi nel liquido da riscaldare; si usa soprattutto per concentrare, tramite evaporazione del solvente, soluzioni molto corrosive in quanto i prodotti della combustione cedono calore alla soluzione da concentrare per semplice gorgogliamento, mentre nei concentratori tradizionali l’energia per l’evaporazione del solvente viene trasmessa alla soluzione attraverso uno scambiatore di calore la cui superficie è sottoposta, pertanto, all’azione corrosiva della soluzione stessa; il sistema trova impiego anche nel riscaldamento rapido di liquidi (bagni di decappaggio, ecc.). b. Fermentazione s., processo fermentativo nel quale la coltura dei microrganismi che presiedono al processo anziché in superficie si sviluppa all’interno del liquido di coltura, mantenuto in agitazione dalla insufflazione di aria in notevole quantità. 2. agg. In senso fig., nel linguaggio giornalistico, detto di ciò che, spec. nell’ambito socioeconomico e soprattutto per motivi fiscali, sfugge al controllo, alla conoscenza, alla rilevazione statistica: economia s. (calco dell’ingl. underground economy); industria s.; deficit sommerso. 3. s. m. a. Il complesso delle attività economiche che evadono controlli e rilevazioni statistiche: le attività del s.; la crisi del sommerso. b. Riferito a persone, spec. al pl., chi, a causa di situazioni economiche, sociali o psicologiche sfavorevoli, ha la peggio, soccombe; anche nell’espressione i sommersi e i salvati, che ripete il titolo, divenuto celebre, di un capitolo del romanzo Se questo è un uomo (1947) di P. Levi (titolo anche della sua ultima opera del 1986), in cui sono descritte e confrontate le caratteristiche psicologiche dei reclusi che non resistettero e di quelli che, viceversa, si ingegnarono per sopravvivere alle durissime condizioni di vita all’interno dei lager nazisti.