solo /'solo/ [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. - ■ agg. 1. a. [di persona, privo di compagnia, che non ha nessun altro vicino, anche nella locuz prep. da solo: desidero restare s.; essere s.; gli piace stare da s.] ↔ in compagnia. b. (estens.) [che è privo di aiuti, di sostegno, di difesa e sim.: sentirsi s.; è sempre s.] ≈ isolato, (lett.) solingo. ↑ abbandonato. ▲ Locuz. prep.: da solo [senza aver bisogno dell'aiuto altrui: l'ho fatto da s.; cavarsela da s.] ≈ autonomamente, da sé, per proprio conto. c. [al plur., e in espressioni partic., senza nessun altro rispetto alla persona prevista e sim., anche nella locuz. prep. da soli: vollero pranzare s.; finalmente da s.!] ▲ Locuz. prep.: da solo a solo [con riferimento a due persone, senza altri testimoni: sarà meglio parlarne da s. a s.] ≈ (fam.) a quattr'occhi, (fam.) a tu per tu, faccia a faccia, in separata sede. 2. a. [non più d'uno, sempre preceduto dall'art. un o da un agg. num., oppure dall'art. det. o da un agg. dimostr.: è il s. amico che ho; a Parigi ci sono stato una s. volta] ≈ unico. b. [risultante da una fusione, detto di più cose uguali che si fondono in una, spesso iperb.: torrenti che diventano un fiume s.; gridarono tutti a una s. voce] ≈ singolo, unico. ↔ molteplice. c. [non ripetuto, non replicato: è bastato un s. segnale] ≈ unico. 3. [di cosa, con o senza art., per escludere l'aggiunta di cose diverse da quella già nominata, con sign. analogo a "senza nient'altro che" e sim., anche con l'inf.: è sufficiente la s. firma; mi vengono i brividi al s. pensarci] ≈ (lett.) mero, (puro e) semplice. ■ s. m. 1. (f. -a) [persona o cosa unica: è il s. a pensarla così; questa gonna è la s. che mi stia bene] ≈ unico. 2. (mus.) [composizione, o parte di essa, eseguita da un solo esecutore: un s. di violino] ≈ assolo. ■ avv. [con valore limitativo, in modo limitato a una persona o a una cosa] ≈ [→ SOLTANTO]. ■ cong. [con valore avversativo e limitativo: il film era bello, s. un po' troppo lungo] ≈ ma, nondimeno, però, tuttavia. ■ solo che locuz. cong. 1. [con valore avversativo, seguito dall'indic.: io non ti proibisco di andarci, s. che desidero essere avvertito] ≈ ma, però, tuttavia. 2. (lett.) [con valore condizionale, seguita dal cong.: s. che dica una parola, e mi sentirà] ≈ (fam.) basta che, (fam.) lascia che, purché.