solare1
solare1 agg. [dal lat. solaris, der. di sol solis «sole»]. – 1. a. Del Sole, relativo al Sole, proveniente dal Sole: la luce s., i raggi s.; radiazione s. (v. radiazione1, n. 1); l’energia s., il calore s.; eclissi s. (v. eclissi); in locuz. più tecniche: attività s., il periodico verificarsi, con maggiore o minore intensità, di perturbamenti (macchie, brillamenti, ecc.) nell’atmosfera solare; brillamento s., in geofisica (v. brillamento); costante s., in meteorologia, la quantità di calore ricevuta da una superficie esposta ai raggi solari, equivalente in media a 1,95 calorie al minuto per ogni cm2; vento s., in astrofisica (v. vento, n. 3 c); con riferimento al moto apparente del Sole, giorno s. (v. giorno, n. 1); in relazione al Sole come corpo celeste: corona s. (v. corona, n. 5 d, e); macchie s. (v. macchia, n. 1 b); protuberanze s. (v. protuberanza). b. In relazione allo sfruttamento dell’energia e della luce irradiate dal Sole: batteria s., e pile, celle o cellule s. (v. batteria, n. 5 a); centrale s., altro nome della centrale elioelettrica (v. elioelettrico); collettore s., in termotecnica (v. collettore, n. 6); forno s., apparecchio per raccogliere l’energia termica solare, costituito da un insieme di specchi orientabili che, seguendo il corso del Sole, ne dirigono i raggi, per produrre vapore, su una caldaia (caldaia s.), oppure, per prove su materiali, su un crogiolo (con il quale si possono raggiungere temperature di 3500 °C); orologio s., sinon. di meridiana s. o semplicem. meridiana (v.), detta anche quadrante s.; pannello s. (v. pannello, n. 4); valvola s., dispositivo fotoelettrico per provocare automaticamente, in rapporto alle condizioni di visibilità locale, l’accensione o lo spegnimento dei fanali marittimi costieri non sorvegliati. Con uso di s. m., il solare (cfr. anche il fr. le solaire), il campo di studî, di ricerche e di realizzazioni tecniche avente per fine l’utilizzazione dell’energia solare. c. Con accezione partic., olio s., crema s., prodotti farmaceutici e cosmetici per proteggere la pelle dai raggi del sole e anche, spesso, con funzione abbronzante. d. In storia della mitologia e delle religioni, l’aggettivo fa riferimento o al culto del Sole venerato come un dio (culti s.), o alla visione e rappresentazione della divinità con caratteri e attributi proprî del Sole, o ancora a correnti storico-religiose che tendono a interpretare i miti in chiave solare (per es., il mito di un dio che combatte contro un mostro diventa simbolo della luce che, all’alba, lotta contro le tenebre). 2. Sistema s., il complesso costituito dal Sole e da tutti i corpi che gli gravitano attorno (pianeti e relativi satelliti, asteroidi, comete e la materia gassosa e pulviscolare diffusa nello spazio interplanetario): di dimensioni considerevoli rispetto alle lunghezze terrestri ma irrilevanti rispetto alle distanze stellari, è situato in posizione eccentrica in prossimità dell’equatore della nostra galassia; la sua struttura, ipotizzata nell’antichità come geocentrica, si è rivelata, attraverso gli studî di Copernico, Keplero, Newton e Galilei, eliocentrica. L’età di questo sistema, in base alle attuali teorie dell’evoluzione stellare, viene valutata in circa 5 miliardi di anni e la sua genesi è per lo più considerata (in opposizione alle teorie che attribuiscono la formazione dei pianeti all’incontro del Sole con un altro corpo celeste) un caso particolare del processo cosmico con cui, da nubi di gas primordiale rotanti su sé stesse e sedi di movimenti vorticosi, si sono originati i sistemi di stelle multiple e doppie. 3. fig. Evidente, chiarissimo, di comprensione immediata: una dimostrazione s.; o luminoso, radioso, raggiante come il Sole: una bellezza s.; un volto, una faccia, un sorriso s.; letter., amante della luce (in opposizione a tenebroso): anche tu, vate solare, Assunto sarai nel concilio Dei numi indìgeti, o Enotrio (D’Annunzio, con riferimento al Carducci, che aveva assunto lo pseudonimo di Enotrio Romano). 4. In medicina, chiodo s., cefalea sopraorbitaria (v. chiodo, n. 2), che può avere come causa una prolungata esposizione a raggi solari. In anatomia, plesso s., lo stesso che plesso celiaco (v. celiaco): così chiamato perché da esso si irradiano le fibre nervose che innervano tutti i visceri addominali. 5. Lettere s., nella terminologia della grammatica araba, le lettere (in arabo al-hurūf ashshamsiyya) corrispondenti a consonanti che, se iniziali di parola, causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo: esse sono t, th, d, dh, r, z, ṣ, ḍ, ṭ, ẓ, l, n. Traggono il loro nome dal significato della parola presa abitualmente come esempio: ash-shamsu «il sole». Si contrappongono alle lettere lunari (v. lunare, n. 2 c).