soggiacere
soggiacére v. intr. [dal lat. subiacēre, propr. «giacere sotto», comp. di sub «sotto» e iacēre «giacere»] (coniug. come giacere; aus. essere). – 1. a. ant. Stare, essere posto al di sotto: Sotto la protezion del grande scudo In che soggiace il leone e soggioga (Dante); il mare alto è sempre in quella parte che soggiace alla Luna (Galilei). b. In senso fig., il verbo è talora usato nel linguaggio scient. e letter. con riferimento a idee o concetti che costituiscono la base di un ragionamento, di una costruzione logica, e sim.; anche nella forma participiale: l’ipotesi soggiacente al suo discorso non mi pare accettabile. 2. a. Essere sottoposto, essere soggetto: s. alle leggi, ai capricci della fortuna; essere sottomesso, obbedire: non vorrete s. alle sue imposizioni!; sottostare: se non si voglia s. pigramente al peso di vecchie idee consuetudinarie (B. Croce). b. Soccombere, cedere; essere sopraffatto: nel 1849 la Repubblica Romana, nonostante l’eroismo dei difensori, dovette s.; il 3 febbraio ... mio padre soggiacque alle estreme conseguenze di una malattia che lo aveva consumato per anni (Marotta). ◆ Part. pres. soggiacènte, anche come agg.; con accezione propria, in geologia, si dice di un corpo intrusivo ipoabissale (plutone), le cui radici si collegano probabilmente in profondità con il sial granitico.