sofriano
s. m. e agg. Chi o che sostiene la causa di Adriano Sofri, giornalista e scrittore, già esponente del movimento Lotta continua; di Adriano Sofri. ◆ Non si tratta di essere forcaioli, come la sinistra e i sofriani di destra vogliono farci credere: possiamo anche essere favorevoli alla grazia per il raffinato intellettuale galeotto, se il medesimo si adatta a chinare un po’ la testa. (Indipendente, 2 aprile 2004, p. 1, Prima pagina) • Oggi nessuno di quei ragazzi, tuttavia, detiene il potere e la gloria che hanno conseguito le arrogantissime star della lobby sofriana. Sono loro, quei milioni di anonimi ragazzi cresciuti e invecchiati onestamente senza mai molestare il prossimo con insulse chiacchiere salvifiche e ributtanti azioni «sovversive», il partito che [Giuliano] Ferrara dice che occorre battere a tutti i costi? (Ruggero Guarini, Giornale, 6 aprile 2004, p. 1, Prima pagina) • [tit.] La lettura sofriana del Pd, ironico-sentimentale, è magnifica (Foglio, 25 aprile 2007, p. 4).
Derivato dal nome proprio (Adriano) Sofri con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 31 gennaio 1994, p. 14, Società e Cultura (Pierluigi Battista).