sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a. C., rappresentato da Protagora, Gorgia, Prodico e Ippia: è caratterizzato, contro l’oggettivismo teorico della filosofia tradizionale, dal predominio del soggettivismo e dei valori pratici, e dal rilievo dato alla retorica come strumento di successo nella vita politica. Seconda s., movimento culturale greco-romano del periodo dal 1° al 4° sec. d. C., fondato sul preminente interesse per la retorica intesa come patrimonio di verità morali. 2. Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone e Aristotele alla prima sofistica), teoria o modo di ragionare fondati su sofismi, capziosi e ingannevoli: ma questa è sofistica!