sobole
sòbole s. f. [dal lat. sobŏles, variante del più corretto subŏles «germoglio», der. del tema di alĕre «nutrire» (come proles e indŏles), col pref. sub- «sotto»]. – 1. letter., ant. Prole, discendenza. 2. In botanica, sinon. di turione, usato anche per indicare un particolare tipo di rizoma ipogeo che nella sua estremità distale si ripiega e cresce verso l’alto, come si osserva in certe palme e aracee; in algologia e micologia era usato, in passato, come sinon. di propagulo.