smussare
v. tr. [dal fr. émousser, der. dell’agg. mousse «mozzato, troncato»]. – 1. a. Rendere meno acuto un angolo vivo, spec. di elementi architettonici e di strutture in metallo, in legno, ecc.: s. l’angolo di uno stipite; s. lo spigolo di un muro; rendere meno affilato il taglio di un oggetto tagliente: s. uno scalpello; e come intr. pron.: il filo di questo rasoio s’è smussato. b. Rendere meno appuntito: questo tagliacarte è pericoloso, bisogna s. un po’ la punta. 2. fig. Attenuare, rendere meno aspro, meno pungente: s. la spigolosità del proprio carattere; s. i motivi di attrito, di contrasto; s. gli aspetti più polemici di uno scritto, di un discorso. ◆ Part. pass. smussato, anche come agg., in senso proprio: lama, punta smussata; un diamante con i tagli smussati; scogli lisci, dai contorni smussati (I. Calvino); e fig., attenuato, reso meno aspro o pungente: frasi polemiche un po’ smussate.