sito di trasferenza
loc. s.le m. Luogo o struttura atti a ospitare provvisoriamente il transito di rifiuti solidi urbani in attesa di trasferirli in apposite discariche o in luoghi di stoccaggio e smaltimento definitivo. ◆ Il sindaco [di Aversa, Domenico Ciaramella,] lancia un appello a quanti in questi giorni stanno manifestando dinanzi ai cancelli del sito di trasferenza «Maruzzella» in località San Tammaro, impedendo di fatto ai camion di entrare. Questo sito dovrebbe accogliere temporaneamente i rifiuti di Aversa. (Stampa, 20 marzo 2004, p. 15, Cronache Italiane) • La storia della gestione rifiuti ci fa temere un trend già sperimentato che coinvolge sempre gli stessi territori come quello di Pianura che da molti decenni sopporta il carico di veleni, rifiuti ed emergenze di tutta la città. Basti ricordare la discarica ultracomunale attiva per oltre 50 anni e chiusa per decreto prefettizio; le varie urgenze (croniche) che, sotto il neologismo «sito di trasferenza», hanno riaperto l’accesso ai rifiuti dopo una resistenza della popolazione locale soppressa sotto i manganelli; la lunga ed estenuante vicenda degli «inerti» ritenuti nocivi per Bagnoli ma idonei per Pianura e altre incomprensibili inadempienze come la mancata bonifica dell’area e il tramontato progetto del campo da golf. (Mattino, 1° settembre 2006, p. 16) • La ricetta di [Gianni] De Gennaro viene rivelata nel primo pomeriggio dopo un vertice negli uffici della Regione. […] Confermata l’ipotesi di allestire ben dieci siti di trasferenza. Uno sarà nell’ex stabilimento della Manifattura Tabacchi, a Napoli. Le vecchie discariche ospiteranno i rifiuti ancora nelle strade e che, nella notte sono andati a fuoco almeno 43 volte. (Checchino Antonini, Liberazione, 22 gennaio 2008, p. 3, Politica e Società).
Espressione composta dal s. m. sito, dalla prep. di e dal s. f. trasferenza.
Già attestato nella Repubblica del 18 febbraio 2001, Napoli, p. II (Paolo Russo).