sinderesi
sindèreṡi s. f. [dal gr. συντήρησις (da s. Girolamo usato come equivalente del lat. scintilla conscientiae), attraverso la pronuncia bizantina di -τ- come -δ-, der. di συντηρέω «osservare, vigilare»]. – 1. Nella filosofia scolastica, la capacità naturale della coscienza umana di conoscere immediatamente i principî morali universali, e distinguere quindi il bene dal male: el giudice, considerate le circunstanze e qualità tutte del caso, ne determini quello che gli pare secondo la s. e conscienza sua (Guicciardini). 2. Per estens., nell’uso letter. del passato, senno, discernimento, nella locuz. perdere la s., non connettere più, perdere la bussola: pochi sanno che strano uomo sia nelle cose ordinarie della vita e come ogni avvenimento che esca un dito da’ sui studi, basti a fargli perdere la s. e a buttarlo in una tremenda confusione di spirito (De Marchi).