sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, meno com., di sinecfonesi), pronuncia di due vocali (o dittonghi), che si trovino l’una alla fine di una parola e l’altra all’inizio della parola successiva, come se fossero una sola sillaba; è presente anche nella metrica italiana, dove è di norma obbligatoria se entrambe le vocali sono atone (per es., nel verso del Petrarca Movesi il vecchierel canuto e bianco c’è sinalefe nell’incontro di movesi con il, e di canuto con la e seguente, per cui il verso ha 11 sillabe anziché 13), mentre invece è facoltativa, a seconda degli effetti musicali desiderati, se una o entrambe le vocali sono accentate.