simulare
v. tr. [dal lat. simulare, der. di simĭlis «simile»; propriam. «rendere simile»] (io sìmulo, ecc.). – 1. Mostrare di sentire ciò che in realtà non si sente, o cercare di far credere cosa o fatto che in realtà non esiste: s. affetto, amicizia, amore per qualcuno; s. interesse per qualche cosa; s. una malattia, s. la pazzia; s. un reato; anche assol.: è un individuo capace di s., abituato a s.; finiscila con questa commedia, si vede benissimo che stai simulando. 2. a. letter. Imitare, raffigurare: un effetto prospettico che simula la profondità; l’arte non simula ma interpreta la natura. b. Nel linguaggio tecn. e scient., e in partic. nella teoria dei sistemi, realizzare una simulazione, ossia riprodurre il comportamento di un determinato sistema, processo o fenomeno tramite un modello che permetta, per es., di variare i parametri del sistema o dell’ambiente in maniera più semplice rispetto al sistema che si vuole analizzare o ottimizzare. ◆ Part. pass. simulato, anche come agg. (v. la voce).