simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di conferire i doni dello Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani]. – Compravendita di cose sacre di natura spirituale (cioè sacramenti, indulgenze, consacrazione, ecc.) o anche di cose temporali che abbiano acquisito carattere sacro (per es., un beneficio ecclesiastico): praticare la s.; la s. è considerata delitto nel diritto canonico; condannare, essere condannato per s.; anche, il peccato commesso da chi fa tale commercio: macchiarsi di s.; nel cerchio secondo s’annida ... Falsità, ladroneccio e simonia (Dante).