silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero in natura, è, dopo l’ossigeno, l’elemento più abbondante della crosta terrestre, in combinazione sotto forma di ossido o di silicato. Ottenuto puro con diversi processi, soprattutto per trattamento al forno elettrico della silice con carbone, si presenta sotto forma di cristalli scuri aventi un reticolo simile a quello del diamante; viene usato, tra l’altro, per la preparazione di siliciuri, per indurire leghe a base di alluminio, magnesio o rame, nella preparazione di acciai speciali; è il più importante materiale semiconduttore, ed è quindi largamente usato in elettronica, spesso sotto forma di monocristallo, nella realizzazione di giunzioni per ogni tipo di dispositivo: diodi, transistori, circuiti integrati, ecc.: transistor al s., circuiti al s.; rivelatori al s., rivelatori di particelle che sfruttano la corrente sviluppata attraverso un diodo a giunzione in silicio, polarizzato inversamente, dalle coppie elettrone-lacuna prodotte nel silicio dal passaggio di una particella. Tra i suoi composti, hanno importanza il carburo di s., preparato scaldando al forno elettrico sabbia silicea e carbone e usato come abrasivo e come refrattario, il tetracloruro di s., o tetraclorosilano, usato come intermedio nella preparazione di varî composti del silicio, fra cui i siliconi, e il tetrafluoruro di s., o tetrafluorosilano, intermedio nella preparazione dell’acido fluosilicico e della criolite sintetica.