silhouette
〈silu̯èt〉 s. f., fr. [dal nome del finanziere e uomo politico fr. Étienne de Silhouette (1709 - 1767), con allusione scherz. all’estrema parsimonia della sua amministrazione]. – Tipo di ritratto venuto di moda nella seconda metà del sec. 18° (e dapprima chiamato in Francia profil à la silhouette), consistente in un ritratto in nero su fondo bianco, riproducente il profilo di una persona nel suo contorno esterno, come un’ombra, ottenuto talvolta ritagliando una carta nera e incollandola su un cartoncino bianco; con sign. analogo, in fotografia, immagine di cui è definito solo il disegno dei contorni, ottenuta in genere fotografando il soggetto in controluce. Nell’uso com., profilo, linea del corpo (soprattutto femminile, e in quanto si presenti sottile e slanciato): ha una bella s., quella ragazza. Nel linguaggio del cinema, film di silhouettes, tipo di film a trucco, il cui procedimento è quello dei film a disegni animati, con la differenza che le figure (nere) e le scene di fondo (in parte di colore grigio e quindi fatte di un materiale per metà trasparente) si muovono su uno sfondo piatto illuminato. ◆ Del termine è stato usato anche l’adattamento ital. siluétta (o siloétta).