signorina
s. f. [dim. di signora]. – 1. Titolo di cortesia e di rispetto con cui ci si rivolge o ci si riferisce a donna giovane non sposata, premesso al cognome (la s. Rossi) o con più familiarità, al nome (la s. Claudia). Anche assol.: buon giorno, signorina; si accomodi, signorina; spesso scherz., parlando a bambine: vogliamo smettere, signorina, di fare i capricci? Ha in genere usi analoghi a quelli di signora, come, per es., in indirizzi di lettere o di altre missive (in tal caso per lo più nell’abbreviazione sig.na): Alla sig.na Claudia Bianchi. Scherz. s. buonasera, annunciatrice televisiva. 2. ant. a. Ragazza: non è uno spettacolo adatto a una signorina; spec. quando si trovi nella fase di passaggio tra la fanciullezza e l’adolescenza: non si riconosce più, è diventata una s.; l’ho conosciuta bambina, e ora è già una s.; talvolta con più preciso riferimento al periodo puberale: è diventata s.; è già s.; non è ancora signorina. b. Donna giovane non ancora sposata: ha due figlie signorine; è un gioiello troppo importante per una signorina. Anche, più genericam., donna non sposata, a prescindere dall’età: è ancora s.; ha preferito restare signorina. 3. fig. Com. e spreg. l’espressione da, per signorine, per sottolineare caratteristiche fisiche o psichiche considerate, secondo certi stereotipi, tipiche del sesso femminile: il rugby non è uno sport da s.; questo non è un ambiente, un lavoro per signorine. ◆ Dim. ant. signorinèlla, signorinétta, ragazza molto giovane, che è già quasi una signorina.