sierosa
sierósa s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sieroso]. – 1. In anatomia, nome di varie membrane sottili (pleura, pericardio, peritoneo, vaginale propria del testicolo), riccamente vascolarizzate, che derivano dal mesoderma e delimitano cavità chiuse nel torace e nell’addome, rivestendo gli organi degli apparati digerente, respiratorio, circolatorio e urogenitale, attorno ai quali sono disposte; sono così dette perché nella cavità da esse delimitata si raccolgono piccole quantità di un liquido simile al siero. 2. In embriologia, la membrana sottile (lat. scient. serosa, serolemma), la più esterna dell’uovo degli amnioti, che si differenzia in seguito allo sviluppo dell’amnio e viene a delimitare lo spazio nel quale sono contenuti l’embrione e gli altri suoi annessi: si sviluppa, col sollevamento delle pieghe amniotiche, dalle pagine superficiali di queste, che vengono a contatto e si fondono insieme. 3. In entomologia, membrana di cellule pigmentate che si trova, con funzione protettiva, al di sotto del corion e della membrana vitellina dell’uovo degli insetti.