shopaholic
(shop-aholic), s. m. e f. e agg. inv. Chi o che ha la mania degli acquisti, non può fare a meno di comprare. ◆ Ieri a Milano per la promozione del cd «Comin Atcha» in tutti i negozi da oggi, le Cleopatra erano accompagnate dalla madre Christine presentatasi anche nelle vesti di corista. «Siamo felici di essere in Italia perché siamo delle “shopaholic” (parola inglese che sta a significare una passione sfrenata per lo shopping; ndr) – hanno detto subito – e perché sappiamo che anche nel vostro Paese i teenagers stanno impazzendo per noi». (Luca Dondoni, Stampa, 22 maggio 1998, p. 28, Spettacoli) • Da tempo «shop-aholic, cioè «maniaca delle compere», […] Serena aveva scoperto che la notorietà era diventata un ostacolo per la sua ossessiva passione per gli acquisti. (Sicilia, 12 agosto 2001, p. 33, Omnibus) • Bambini fashion victims? Di chi è la colpa? Talvolta di genitori shopaholic, che a loro volta cedono ai diktat della moda e poi contagiano i figli. Spesso della pubblicità televisiva, dei giornali e dei media, che bombardano i ragazzini quotidianamente. Spessissimo del passaparola e del processo emulativo tra i piccoli, che ormai inizia già all’epoca dell’asilo: (Chiara Vanzetto, Corriere della sera, 6 maggio 2006, p. 8).
Espressione ingl. composta dai s. shop (‘negozio’) e a(lco)holic (‘alcolizzato’), sul modello di workaholic.
V. anche acquistomania, shopping-dipendente.