shock
〈šòk〉 s. ingl. [propr. «urto, scossa violenta», dal v. (to) shock «percuotere», che a sua volta è dal fr. choquer, prob. di origine oland.] (pl. shocks 〈šòks〉), usato in ital. al masch. – 1. a. Stimolo intenso, di natura fisica o psichica; per estens., impressione violenta e improvvisa, trauma psichico: provocare uno sh.; subire uno sh.; riportare un forte sh.; riprendersi dallo sh.; la morte del fratello è stata per lui causa di un grave shock. b. Per estens., nel linguaggio scient. e tecn., rapida e intensa variazione di una grandezza fisica; per es., sh. termico, violenta variazione della temperatura. 2. In medicina, sindrome a insorgenza acuta ed evoluzione più o meno drammatica, indotta da cause molteplici e di grave entità (emorragie profuse, grandi eventi traumatici, ustioni molto estese, interventi chirurgici di lunga durata, parti laboriosi, gravi tossinfezioni, crisi anafilattiche, ecc.), caratterizzata da complessi disturbi della dinamica circolatoria, compromissione delle funzioni vitali, turbe metaboliche, neurovegetative e del sensorio: sh. traumatico, da ustioni, operatorio e postoperatorio, emorragico, tossinfettivo, anafilattico. ◆ È stata lungamente in uso, anche nelle accezioni specifiche, per le quali oggi è poco com., la corrispondente forma fr. choc.