sgocciolare
v. intr. e tr. [der. di gocciola, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sgócciolo, ecc.). – 1. intr. a. (aus. essere) Gocciolare; uscire, cadere giù a goccia a goccia: l’acqua sgocciola dal soffitto; s’è tagliato nel farsi la barba e il sangue gli è sgocciolato sulla camicia. b. (aus. avere) Riferito a recipienti, vuotarsi goccia a goccia del liquido che ancora vi è contenuto: risciacqua i bicchieri e lasciali un po’ a s. sull’acquaio; quando la damigiana avrà sgocciolato ben bene, ci verseremo l’olio nuovo; per estens., riferito a indumenti e sim. intrisi d’acqua: metti a s. le maglie nel bagno; lascia s. il tappeto prima di stenderlo. 2. tr. a. Far cadere a gocce: sta’ attento a tenere ritta la candela per non s. la cera sul pavimento; nel condire l’insalata mi sono sgocciolato addosso un po’ d’olio. b. Vuotare completamente un recipiente, facendo uscire a goccia a goccia gli ultimi residui del liquido che vi era contenuto: sgocciola bene i fiaschi prima di travasarci il vino; in senso fig., per lo più con la particella pron., bere fino all’ultima goccia, finire: ieri sera, a cena, ci siamo sgocciolati quasi due bottiglie di vino; levagli la bottiglia del whisky, se no è capace di sgocciolarsela da solo.