sgarbato
agg. [der. di garbo3, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. non com. Che provoca fastidio perché privo di garbo, di grazia: una voce potente, ma s.; un sorriso stanco, distratto, reso s. dalla respirazione accelerata (Verga). 2. Di persona, che usa maniere poco garbate ed educate nel parlare, nell’agire, e soprattutto nel comportamento con gli altri: un uomo s.; un funzionario, un impiegato abitualmente s. con il pubblico; anche se gli ospiti non ti sono simpatici, non devi essere s. con loro; con uso sostantivato: sei uno s.!; non fare la s. con i genitori. Riferito al modo di comportarsi, scortese, villano, privo di gentilezza: una mossa, una risposta s.; tenere un contegno s.; usare modi s., maniere s. e scostanti. ◆ Dim. sgarbatèllo; accr. sgarbatóne; pegg. sgarbatàccio (tutti per lo più come sost., con femm. -a: non fare la sgarbatella; sei uno sgarbatone, uno sgarbataccio). ◆ Avv. sgarbataménte, in modo sgarbato, con scortesia e mala grazia: rispondere, reagire sgarbatamente.