sgamare
v. tr. e intr. [etimo incerto] (aus. avere). – Voce gergale (in origine di ambiente carcerario), nota spec. all’uso roman., che significa propriam. accorgersi, vedere di nascosto, scoprire e sim., accolta nel gergo giovanile con il sign. di capire, intuire, indovinare: i ragazzi, quando riescono a indovinare cose segrete, usano il verbo «sgamare», e mi domando di dove lo facciano provenire (I. Zingarelli); siccome conosce la zona palmo a palmo, s’accorge di tutto, sgama tutto (Pasolini).