sfruttamento
sfruttaménto s. m. [der. di sfruttare]. – Il fatto di sfruttare, di essere sfruttato, in senso proprio e fig.: s. dei proprî dipendenti; s. di una miniera, di giacimenti petroliferi; s. di un’invenzione, per varie applicazioni industriali, di produzione, oppure per ricavarne guadagni. Con accezioni specifiche: 1. S. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua dando al proprio prodotto un nome simile a quello di un altro già affermato, per sfruttare il credito e la notorietà di cui quest’ultimo gode. 2. S. di prostitute, reato commesso da chi si fa mantenere, anche in parte, da una donna, sfruttando i guadagni che essa ricava prostituendosi; con sign. più ampio, s. della prostituzione (v. prostituzione). 3. Nel pensiero di K. Marx (1818-1883), s. del lavoro, rapporto sociale antagonistico in cui la classe che esercita la proprietà sulle condizioni materiali della produzione subordina a sé la classe dei produttori, costringendola a consumare la minima parte di ciò che produce (quella necessaria per riprodursi) e appropriandosi di tutto ciò che produce in eccedenza; s. capitalistico del lavoro, lo stesso rapporto sociale in quanto assume la forma di un rapporto di scambio tra soggetti giuridicamente indipendenti: i lavoratori salariati, che vendono la propria forza-lavoro come merce (in cambio del salario), e gli imprenditori-capitalisti, che sfruttano il lavoro dei primi nel processo produttivo. V. anche plusvalore.