sfrattare
v. tr. e intr. [der. di fratta, col pref. s- (nel sign. 3); propr., in origine, «cacciare via da un fondo o da una casa recintati con fratte»]. – 1. Dare lo sfratto: s. l’inquilino per morosità nel pagamento dell’affitto; s. l’affittuario di un fondo; per estens., licenziare, mandare via: aveva sfrattato gli amici prima del solito (Verga). 2. intr. (aus. avere o, meno com., essere) Andare via da una casa, da un fondo: sono già due volte, quest’anno, che siamo costretti a s.; per estens., abbandonare in fretta un luogo, una zona: quando la polizia arrivò sul posto, i ladri avevano già sfrattato da un pezzo; la qual cosa fece pensare a tutte, che fosse sfrattata di là (Manzoni). ◆ Part. pass. sfrattato, anche come agg. e s. m. (f. -a): l’inquilino sfrattato (o lo sfrattato) può presentare ricorso alla magistratura contro lo sfratto.