sfocato
(non com. sfuocato) agg. [der. di fuoco, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. Di apparecchio fotografico, proiettore e sim., che non sia perfettamente a fuoco; più spesso, di immagine fotografica o cinematografica non nitida, dai contorni indecisi e confusi, perché ripresa o proiettata senza avere messo esattamente a fuoco l’obiettivo dell’apparecchio di presa o di proiezione: una fotografia s.; bisogna regolare la macchina da proiezione, si vede tutto s.; per estens., di immagine televisiva che sullo schermo risulta non nitida; per estens., di suono o altro: le voci della canterina e dei festaioli gli arrivavano sempre più sfocate (A. Banti). 2. In senso fig., non ben delineato, non posto nel giusto rilievo: in quella commedia, la figura del protagonista è un po’ s.; anche, vago, indeterminato: immagini, espressioni s.; un discorso s.; o privo di rilievo, di risalto: una personalità sfocata.