sfilato1
sfilato1 agg. e s. m. [der. di filo1, col pref. s- (nel sign. 5, tranne che nell’accezione 1 b, dove s- ha valore privativo-detrattivo)]. – 1. agg., ant. a. Magro, sparuto: Napoleone ... a quel tempo era più s. ancora tantoché gli si sarebbero dati pochi anni di vita (I. Nievo). b. Con la spina dorsale («il filo delle reni o della schiena») rotta: Dietro alla sella in su la groppa il prese, Sicché sfilato in terra lo distese (Berni); questa condizione amara di cader sfilato dalla stanchezza e dalla veglia diuturna (Rovani). 2. s. m., roman. Filone di pane: qui fanno degli s. lunghissimi. Vidi un giorno un ragazzo in bicicletta con uno di questi sotto il braccio: pareva don Chisciotte con la lancia in resta (A. Baldini). È, in questo senso, parola di uso molto raro, da ritenersi, più che una formazione autonoma, una retroformazione di sfilatino (v.).