sfilacciatura
s. f. [der. di sfilacciare]. – 1. Lo sfilacciare, lo sfilacciarsi; più com. con valore concr., la parte sfilacciata, e, al plur., i fili che spuntano fuori da un tessuto sfilacciato: questi calzoni sono ancora buoni, ma hanno una brutta s. all’orlo; è una coperta da strapazzo, tutta sfilacciature. 2. estens. L’operazione di cogliere le olive dall’albero, passando lungo i ramoscelli la mano semichiusa, in modo da non danneggiarle (sinon., com. soprattutto nell’uso tosc., di brucatura). 3. a. Operazione dell’industria tessile a cui vengono sottoposti i cascami di lavorazione, i ritagli di confezione, gli stracci, ecc., allo scopo di riutilizzarne le fibre; consiste in uno sfibramento e sfilacciamento del materiale trattato, in modo da ottenere una massa che verrà in seguito immessa, da sola o eventualmente con l’aggiunta di fibre vergini, nel ciclo di lavorazione cardata. b. Nell’industria della carta, operazione per la preparazione delle mezze paste partendo dai cenci; si compie nelle sfilacciatrici.