sfasciare2
sfasciare2 v. tr. [der. di fascio, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sfàscio, ecc.). – 1. Scompaginare, ridurre in pezzi: s. una botte, una sedia; la bufera ha sfasciato il pontile di legno; per estens., rompere, spaccare, anche senza l’idea esplicita di scompaginare: ha avuto in regalo un trenino e in due giorni l’ha sfasciato; in usi iperb., spec. del linguaggio fam.: s. la testa a qualcuno; se non la smetti, ti sfascio il muso! 2. Nella forma dell’intr. pron., sfasciarsi: a. Sconnettersi, ridursi in pezzi, fracassarsi: le onde erano così grosse, che il motoscafo ha rischiato di sfasciarsi contro gli scogli; estens., andare progressivamente in rovina: una casa abbandonata da anni che si sta sfasciando; fig.: istituzioni mal guidate che a poco a poco si sfasciano; l’Impero turco si è sfasciato per debolezza interna. b. fam. Di persona (spec. di donna), perdere la snellezza, la sodezza, l’elasticità delle forme: aveva un bel corpo, ma s’è ingrossata e sfasciata. ◆ Part. pass. sfasciato, anche come agg., nelle varie accezioni del verbo: una barca, una scala di legno, una bicicletta sfasciata; un corpo, un fisico sfasciato e senza grazia.