sexy-scandalo
(sexy scandalo), loc. s.le m. Scandalo sessuale. ◆ Hillary [Rodham Clinton] aveva affrontato questa impegnativa riunione restando per ore chiusa nel suo albergo, mentre in un angolo si ammucchiavano riviste di tutto il mondo con la copertina dedicata al sexy-scandalo. (Fernando Mezzetti, Stampa, 3 febbraio 1998, p. 8, Estero) • «Sono pronto a riprendere il mio lavoro di procuratore generale. Ma dubito che me lo consentiranno», dice soddisfatto Jurij Skuratov, due ore dopo che il Tribunale di Mosca, confermando una precedente sentenza del tribunale distrettuale, ha dichiaro illegittimo il proseguimento dell’inchiesta per abuso di potere e corruzione (il sexy scandalo che lo ha visto, suo malgrado, protagonista) aperta sotto la spinta del Cremlino nei confronti del magistrato. (Alberto Stabile, Repubblica, 16 ottobre 1999, p. 17) • Con che cosa ha a che fare questo improvviso approccio liberal del mondo degli affari che a ben guardare non è così aperto né trasparente nemmeno in Occidente? Basti pensare al recente sexy-scandalo che ha costretto alle dimissioni John Brown, da 12 anni alla guida di British Petroleum (il gigante del petrolio): (Antonia Jacchia, Corriere della sera, 16 gennaio 2008, p. 21).
Composto dall’agg. inv. sexy, di origine ingl., e dal s. m. scandalo.
Già attestato nella Repubblica del 15 febbraio 1994, p. 14, Politica estera.