servus servorum Dei
locuz. lat. (propr. «servo dei servi di Dio»), usata in ital. come s. m. – Nella cancelleria pontificia, formula costantemente adoperata (dal sec. 9° a oggi) nella intitolazione dei documenti emanati dal papa; la formula (anche nella forma greca δοῦλος Θεοῦ, oppure Χριστοῦ, «servo di Dio» o «di Cristo») era già presente nelle lettere degli apostoli e ripetuta per devozione nei primi secoli cristiani da prelati e da semplici fedeli, ma divenne esclusiva del papa dopo essere stata adottata da Gregorio Magno alla fine del sec. 6° (fu però usata, fino al sec. 12°, anche dagli arcivescovi di Ravenna).