serrare v. tr. [lat. ✻serrare, da serare "chiudere"] (io sèrro, ecc.). - 1. a. [tenere chiuso con forza: s. i pugni, le labbra] ≈ rinserrare, stringere. ↓ chiudere. ↔ aprire, dischiudere, (lett.) disserrare, schiudere. ↓ allentare. b. [girare una vite, un bullone e sim., fino all'arresto] ≈ avvitare, stringere. ↔ allentare, (ant.) disserrare, svitare. c. (estens.) [di ritmo, andatura e sim., rendere più accelerato: s. il passo] ≈ accelerare, intensificare. ‖ aumentare. ↔ rallentare. ‖ diminuire, ridurre. d. (estens.) [fare pressione contro qualcuno che fugge: s. il nemico] ≈ incalzare, mettere alle strette, premere. 2. a. [tenere chiusa un'apertura per impedire a chicchessia di passarvi attraverso: s. le porte della città] ≈ chiudere, sigillare. ↑ rinserrare, sbarrare, sprangare. ↔ aprire. ↑ spalancare. b. [chiudere un passaggio con qualsiasi impedimento, naturale o artificiale: un monte che serra la valle] ≈ impedire, occludere, (ant.) oppilare, ostruire. 3. (non com.) [tenere qualcuno segregato in un luogo, con la prep. in del secondo arg.: s. il gatto nel granaio] ≈ chiudere, rinchiudere. ↑ rinserrare. ↔ fare uscire, liberare.