serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico, composta in genere di varie costruzioni destinate ad usi diversi, distribuite in un vasto giardino cintato, aventi ora carattere di padiglione, soprattutto per gli ambienti di rappresentanza, ora consistenza di edifici di abitazione (appartamenti del principe, della famiglia, dei dipendenti, delle guardie, ecc.) o di servizio (cucine, scuderie, depositi, ecc.): il s. di Istanbul. 2. In Occidente il termine si usa anche come sinon. di harem, per indicare la parte della casa musulmana riservata alle donne e ai bambini, dove non può entrare nessun estraneo: Il ratto dal s., titolo (in ted. Entführung aus dem Serail) di un’opera buffa di W. A. Mozart, del 1782, che narra la liberazione di una giovane spagnola, Costanza, rapita dai pirati e prigioniera nel serraglio o harem del pascià dei Turchi.