serraglia
serràglia s. f. [affine a serraglio1]. – 1. In architettura, l’elemento centrale fra quelli che formano un arco o una volta in pietra (detto anche concio di chiave o semplicem. chiave dell’arco o della volta), spesso decorato, come negli archi di trionfo dove assume forma di mensola ed è spesso arricchito di figure umane, protomi, ecc., e come nelle volte gotiche, dove assume spesso l’aspetto di medaglione o è ornato da decorazioni (rosoni, stemmi, figure). 2. Spezzone di rotaia, provvisorio o definitivo, che s’interpone tra rotaie di nuova posa e vecchie rotaie per realizzarne il collegamento. 3. a. Sistema di reti tese perpendicolarmente al fondo nelle acque lagunari: durante la bassa marea, quando parte della rete è allo scoperto, viene tolto il pesce che vi è rimasto impigliato durante le acque alte. b. Recinzione a s., tipo più antico, ma ancora largamente usato, di recinzione delle valli da pesca, costituito da una staccionata continua di pali alti circa 4 m, infissi nelle barene e nei bassi fondi lagunari (con la corteccia, perché resistano meglio all’acqua marina), ai quali si addossano pareti di graticci (chiamati grasiole o arelle), semplici o doppî, tenuti fermi da lunghe pertiche orizzontali.