serpigno
agg. [der. di serpe1], letter. – Di serpe, proprio delle serpi; per lo più in usi estens. e fig.: che ha forma serpeggiante: fronte bassa, con tre rughe s. appena percettibili sulla magra pelle olivastra (Pea); che si muove, si comporta come i serpenti: foglio istoriato di donne s. e uomini dal lucido sorriso (I. Calvino); che avviene o si manifesta in modo tortuoso e strisciante: una crisi politica s. e poco chiara; più raro, che assomiglia al sibilo del serpente: nessuna sfrontata divetta arrotò mai l’erre più ferocemente, o fece sibilare più serpigna la zeta, ... nel vetusto e sempre nuovo: «straziami, ma di baci saziami» (E. Cecchi).