serpe1
sèrpe1 s. f. (letter. o region. anche masch.) [lat. serpens: v. serpente]. – 1. Lo stesso che serpente, per indicare genericam. i rettili ofidî di media grandezza, e spec. quelli nostrani e più comuni: s. d’acqua; una serpe velenosa; Zufola e soffia il s. per la biscia (Poliziano). In similitudini e usi fig.: fatto a serpe, con riferimento a oggetto che ha forma sinuosa e serpeggiante; essere velenoso, infido come una s.; allevarsi, scaldarsi, nutrirsi una s. (o un s.) in seno, tenersi accanto e beneficare una persona che poi si rivelerà ingrata e infida, capace di fare del male; comune anche la frase prov. le cose lunghe diventan serpi, per riprovare le lungaggini, per esortare a risolvere situazioni che a lungo andare diventerebbero noiose o incresciose. 2. Nome romanesco (anche s. di mare) di alcuni pesci serpentiformi, in partic. Echelus myrus e Ophichthus serpens, entrambi appartenenti alla famiglia ofictidi. 3. Altro nome con cui fu chiamato talora l’archibugio a serpentino (v. serpentino2, nel sign. 1 b). ◆ Dim. serpétta, serpicèlla, serpiciàttola, serpicina, e serpicino m., serpolina; accr. serpóna, e serpóne m.: un serpone disteso al sole, come un canapo di lusso (Papini); pegg. serpàccia, e serpàccio m.