serotino1
seròtino1 agg. [dal lat. serotĭnus «tardo», der. dell’avv. sero «tardi»]. – 1. letter. Di sera, serale: Noi andavam per lo vespero, attenti Oltre quanto potean li occhi allungarsi Contra i raggi s. e lucenti (Dante). Anche in espressioni del linguaggio scient.: in astronomia, elongazione (o apparizione) s., con riferimento ai pianeti Venere e Mercurio; in medicina, febbricola s., moderata elevazione febbrile che si verifica nelle tarde ore del pomeriggio, in partic. nella tubercolosi polmonare. 2. a. Che matura o si sviluppa tardi. In partic., in botanica, di pianta che fiorisce e dà i frutti tardi nell’anno, o di frutti a maturazione tardiva: pere, mele serotine. Analogam., di agnelli e altri animali d’allevamento nati alla fine del periodo in cui normalmente avvengono le nascite: gremiti d’agnelli e di capretti ..., i primaticci, i mezzanelli E i s. (Pascoli). b. In anatomia, decidua s. (o serotina s. f.), lo strato basale della decidua gravidica o caduca della zona d’impianto dell’uovo, dalla quale si sviluppa la porzione materna della placenta, così detta con riferimento al fatto che nel secondamento si presenta per ultima.