serbatoio
serbatóio s. m. [der. di serbare]. – 1. Qualsiasi recipiente o cavità (anche naturale) destinati a contenere acqua o altri liquidi, e in taluni casi gas o anche materiali incoerenti: il s. del gasolio, del cherosene, negli impianti di riscaldamento; il s. della benzina, del carburante, negli autoveicoli e nelle imbarcazioni a motore; il s. dell’inchiostro, nelle penne stilografiche, ecc. In partic.: serbatoi d’acqua, utilizzati negli impianti di approvvigionamento e distribuzione con funzioni di compenso (per sopperire cioè alle variazioni di richiesta della rete) o di riserva; s. aperti, in muratura o cemento armato, formati da diverse vasche aventi il fondo alla quota del terreno o leggermente più in basso; s. interrati, a forma di parallelepipedo o circolare, con pareti a forte spessore e volta ricoperta da uno strato di terra; s. pensili, di capacità modesta, a forma di camera cilindrica o sferica di lamiera d’acciaio o cemento armato, sostenuta da pilastri disposti a corona alti anche 40-50 m; s. autoclavi, recipienti per lo più in lamiera zincata, a chiusura ermetica, alimentati da pompe che vi immettono acqua in pressione, destinata ad alimentare piccole reti di distribuzione, come quelle degli edifici di abitazione; s. a cisterna, che raccolgono l’acqua piovana, muniti di pompa per attingimento, pozzetto di aerazione, filtro di depurazione. S. per idrocarburi, destinati a contenere prodotti petroliferi liquidi o gassosi: progettati, costruiti e ubicati secondo norme di sicurezza per prevenire incendî ed esplosioni, vengono interrati o costruiti fuori terra, per lo più in cemento armato o in lamiera, a forma cilindrica o sferica; alcuni hanno una copertura galleggiante sul liquido contenuto (eliminando così ogni spazio nocivo di evaporazione durante le operazioni di prelievo) e sono muniti di particolari dispositivi che assicurano la tenuta tra copertura e parete (s. a tetto galleggiante). 2. Nelle armi da fuoco portatili, alloggiamento per le cartucce necessarie per il tiro a ripetizione. 3. In geologia, s. magmatici, enormi cavità colme di masse magmatiche che si ritiene esistano nella crosta terrestre in zone più o meno profonde e che alimentino talora apparati vulcanici. Roccia s., in un giacimento petrolifero, il livello poroso e permeabile in cui si accumulano gli idrocarburi dopo migrazione dalla roccia madre. 4. a. In botanica, apparato contenente qualche secrezione (per es., mucillagine, resine). b. In anatomia, s. del chilo, il tratto iniziale, dilatato e per lo più piriforme, del dotto toracico. 5. Nel linguaggio medico e sanitario, s. biologico, espressione con la quale si indicano gli animali nei quali vivono, o come parassiti patogeni o come saprofiti (cioè senza determinare fenomeni morbosi), agenti patogeni per l’uomo o per animali di altre specie; sono tali, per es., il ratto, il cane, il gatto per gli agenti responsabili, rispettivam., della peste, della leishmaniosi e della toxoplasmosi. 6. fig. a. Ambiente, o altro, che costituisce una fonte di alimentazione: le fabbriche sono state quasi sempre un sicuro s. di voti per i partiti di sinistra. b. Nell’Accademia dell’Arcadia, era designato con il nome di Serbatoio l’archivio dell’accademia con la sala per le adunanze amministrative.