sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., séguito, successione, serie di cose, oggetti o enti disposti uno dopo l’altro, in un certo ordine. In partic.: 1. a. In musica, forma del canto liturgico nata intorno alla metà del sec. 9° (decisivo fu il contributo di Notker Balbulus, monaco dell’abbazia di San Gallo), che consisteva nel creare testi liberamente inventati su preesistenti melodie gregoriane dell’Alleluia e che si sviluppò enormemente durante tutto il medioevo nei diversi centri del canto cristiano in tutta Europa. Dopo la riforma del concilio di Trento rimasero in uso, delle circa 5000 sequenze conosciute, solo le seguenti: Victimae Paschali laudes per il giorno di Pasqua, Veni Sancte Spiritus per la Pentecoste, Lauda Sion Salvatorem per il Corpus domini, Dies irae, dies illa per la messa dei defunti; una quinta, Stabat Mater dolorosa per il venerdì santo, fu introdotta nella liturgia da Benedetto XIII nel 1727. b. estens. Composizione poetica in volgare di argomento religioso ed edificante, tradotta o rielaborata da precedenti modelli latini, la cui struttura metrica (coppie di versetti assonanzati aventi, due a due, la stessa lunghezza) è modellata su melodie musicali preesistenti, in modo che a ogni modulazione corrisponda una sillaba del testo poetico che viene aggiunto. S. di santa Eulalia, uno degli esempî più antichi di questo tipo di composizione, e, nel contempo, uno dei primi documenti della lingua francese, essendo stata composta intorno all’880. 2. In cinematografia, seguito di scene ciascuna delle quali comprende un certo numero di quadri in cui le azioni si susseguono senza interruzione, in continuità di tempo, reale o apparente. Per estens., con riferimento a racconti e romanzi, a opere drammatiche, teatrali, televisive e sim.: una bella s. narrativa; una s. poetica; o anche a qualsiasi fatto che si svolga in modo rapido e movimentato: la drammatica s. di una rapina. 3. Nel poker, e in altri giochi di carte, serie progressiva di carte dello stesso seme, o anche di semi diversi; per lo più sinon. meno com. di scala. 4. In biochimica, ordine secondo cui si susseguono gli aminoacidi di una proteina o i nucleotidi di un acido nucleico. 5. Nella tecnica industriale, s. di lavorazione di un pezzo, la successione delle varie lavorazioni (per es., di taglio, tornitura e foratura) atte a ottenere il prodotto finito. In elettrotecnica, s. di commutazione, la successione delle interruzioni e commutazioni elettriche che si devono eseguire, in un determinato ordine, per mettere in funzione un apparecchio o compiere con esso determinate operazioni. Sempre in elettrotecnica, con riferimento alle tensioni e alle intensità di corrente di un sistema trifase, è chiamata sequenza la successione con cui si susseguono le tre tensioni o le tre correnti del sistema; ove sia prefissato l’ordine 1 – 2 – 3 delle tre grandezze considerate, si parla di s. diretta se i valori massimi si susseguono secondo il suddetto ordine, mentre si parla di s. inversa se la successione è 1 – 3 – 2; le tre grandezze sono dette di s. zero se risultano in fase tra loro. Per lo studio dei sistemi trifase con il metodo delle s., v. trifase. Nella tecnica degli impianti automatizzati, s. di automazione è sinon. di programmazione. 6. In astronomia, s. principale, la fascia o regione in cui, nel diagramma che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle stelle. 7. In fisica, s. isoelettronica, l’insieme di un atomo e di tutti gli ioni degli elementi successivi nella tavola periodica degli elementi tali che abbiano lo stesso numero di elettroni: è caratterizzata dall’avere spettri simili per quanto riguarda l’energia e l’intensità delle singole righe, con variazioni regolari man mano che si procede nella sequenza.