sentina
s. f. [dal lat. sentīna, in senso proprio e fig.]. – 1. Nella costruzione navale, la parte interna e più bassa del fondo di ogni galleggiante, dove si raccolgono le acque, penetrate dall’esterno o prodotte dalla condensazione dell’umidità dell’aria, del vapore, e ogni altro liquido (compresa, una volta, anche l’acqua lurida): tubazioni, pompe di s., apposite tubazioni e pompe che sulle navi aspirano e scaricano in mare le acque della sentina. 2. fig., letter. Ricettacolo, luogo di raccolta di brutture e scelleratezze: ambienti malfamati che sono la s. d’ogni vizio; raro con riferimento a persona: non prevedendo chi si ridea di Claudio, che avea poi da piagnere del suo successore, s. di crudeltà e di vizi (Muratori); i voti monacali ci tengono lontani da quella s. di vizi che è il corpo della femmina (U. Eco). 3. Lo stesso che inferno, negli oleifici (v. inferno2, nel sign. 6).