senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. (fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette al sistema nervoso centrale: organi di s.] ≈ sensorio. ‖ percezione. ⇓ gusto, odorato (o olfatto), tatto, udito, vista. ● Espressioni: fig., sesto senso [ipotetico senso nascosto di cui sarebbe dotato chi possiede capacità di previsione o d'intuizione particolarmente sviluppate] ≈ Ⓣ (psicol.) soprassenso. ‖ intuito, preveggenza. 2. [al plur., attività degli organi di senso] ≈ sensorio. ● Espressioni: perdere i sensi [perdere la percezione di sé in seguito a svenimento] ≈ perdere coscienza (o conoscenza), (non com.) sdilinquirsi, svenire, venire meno. ↔ riacquistare (o riprendere) coscienza (o conoscenza o i sensi), riaversi, rinvenire, riprendersi, (lett.) risentirsi, tornare in sé; privo di sensi [che ha avuto un mancamento] ≈ esanime, inanimato, incosciente, svenuto; riacquistare (o riprendere) i sensi ≈ riacquistare (o riprendere) coscienza (o conoscenza), riaversi, rinvenire, riprendersi, (lett.) risentirsi, tornare in sé. ↔ perdere i sensi. 3. [al plur., la sfera sessuale e le pulsioni connesse: i piaceri dei s.] ≈ carnalità, carne, sensualità. ↑ concupiscenza, lascivia, libidine, lussuria. 4. (estens.) [avvertimento di natura fisica o psichica non ben definito: provare un s. di malessere] ≈ impressione, sensazione. ● Espressioni: fare senso → □. 5. a. [facoltà e capacità di valutare, discernere e sim.: essere privo di s. critico; possedere s. estetico] ≈ consapevolezza, coscienza, intuizione, sensibilità, sentimento, (lett.) sentire. b. [ogni forma di emozione, di movimento psichico e sim. dell'animo] ≈ [→ SENTIMENTO (3)]. ● Espressioni: senso comune [modo di pensare ritenuto corretto perché condiviso dalla maggioranza delle persone: discorsi privi di s. comune] ≈ e ↔ [→ SENNO (1)]. 6. [valore semantico di un elemento linguistico: il s. esatto di un vocabolo; cogliere il s. della frase] ≈ significato, valore, [con riferimento a una parola] accezione. ▲ Locuz. prep.: a senso [in base al solo significato: tradurre a s.] ≈ liberamente. ↔ alla lettera, letteralmente, parola per parola, testualmente; senza senso → □. ▼ Perifr. prep: ai sensi di [nel linguaggio burocr. e giur., nel modo disposto da un codice, una legge e sim.: ai s. dell'art. 97] ≈ conformemente a, (non com.) giusta, in base a, in conformità a, secondo; fam., nel senso che [per introdurre un chiarimento a quanto già detto: ho scelto il ristorante, nel s. che l'ho trovato] ≈ cioè, in altre parole, ossia, vale a dire. 7. [orientazione secondo la quale si effettua un movimento: ero diretto nel s. opposto al suo] ≈ direzione, verso. □ fare senso [produrre un'impressione forte e non gradevole: la vista del sangue mi fa s.; quell'uomo mi fa s.] ≈ fare impressione. ↑ disgustare, fare ribrezzo (o, fam., schifo), raccapricciare, ripugnare, rivoltare, stomacare. ↔ attirare. ↑ affascinare, attrarre, incantare. □ senza senso [privo di coerenza, di logica e sim.: ciò che fai è senza s.] ≈ illogico, incoerente, incongruente, insensato, irragionevole, irrazionale, sconnesso, (fam.) senza capo né coda. ↑ assurdo, dissennato, sconsiderato. ↔ accorto, assennato, avveduto, equilibrato, giudizioso, logico, ragionevole, razionale, sensato. ↑ saggio.