sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis "sensibile"]. - 1. (fisiol.) a. [capacità di percepire gli stimoli attraverso i sensi] ≈ [→ SENSITIVITÀ (1)]. b. [attività del sistema nervoso che diviene capace di avvertire gli stimoli, anche seguito da compl. con la prep. a: s. al dolore] ≈ ricettività. ↔ insensibilità. 2. (estens.) a. [particolare attitudine a risentire gli stati d'animo: s. d'animo] ≈ e ↔ [→ SENSITIVITÀ (2)]. b. [facoltà e capacità di valutare, discernere e sim.: avere s. civica] ≈ [→ SENSO (5. a)]. c. [patrimonio dell'animo, spec. morale: persona di alta s.] ≈ (lett.) sentire. d. [con riferimento a un'opera d'arte, il rilevante senso artistico: scultura di grande s.] ≈ buon gusto, delicatezza, finezza, raffinatezza, squisitezza. ↔ cattivo gusto, grossolanità, volgarità. 3. (tecn.) [capacità di un dispositivo, uno strumento e sim., di registrare gli stimoli con accuratezza: s. di uno strumento di misura] ≈ ‖ precisione. ↔ ‖ imprecisione. 4. (fot.) [attitudine di una lastra, una pellicola e sim., a lasciarsi impressionare dalla luce] ≈ fotosensibilità, impressionabilità.