sempiterno /sɛmpi'tɛrno/ agg. [dal lat. sempiternus "eterno"], lett. - 1. a. [che è sempre esistito e sempre esisterà: di quelle s. rose Volgìensi circa noi le due ghirlande (Dante)] ≈ eterno, perenne, perpetuo. b. [di spirito e sim., che dura per sempre, che non conosce la morte: ammesso che l'anima, come alcuni antichi filosofi credettero, sopravviva s. (F. De Pisis)] ≈ (lett.) immarcescibile, immortale, (lett.) imperituro, (lett., non com.) imputrescibile, inalterabile, incorruttibile. ↔ corruttibile, mortale, (lett.) perituro, (lett., non com.) putrescibile. 2. (estens., iperb.) [che non cessa mai, che non ha termine e sim.: Cresca, se crescer può, nostra sciaura, E in sempiterni guai Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura (G. Leopardi)] ≈ continuo, costante, incessante, ininterrotto, perenne, permanente, perpetuo. ▲ Locuz. prep.: lett., in sempiterno [per l'eternità e, anche, per tutta la vita: Ottenebrati e spenti Di febo i raggi al misero non sono In s.? (G. Leopardi)] ≈ eternamente, in eterno, per sempre.