seminomade
seminòmade agg. [comp. di semi- e nomade]. – Di tribù o altro gruppo sociale che, pur praticando l’agricoltura in sedi fisse, compie periodici spostamenti stagionali in rapporto alla transumanza delle greggi o degli armenti o che affida tali regolari spostamenti a una determinata sezione del gruppo (per lo più maschi adulti e ragazzi) mentre il rimanente (vecchi, donne) rimane in sede. La qualifica viene attribuita anche a quelle popolazioni che, sfruttata mediante colture una zona vergine, previamente disboscata col fuoco, l’abbandonano una volta esaurita procurandosene un’altra con lo stesso sistema.