semiconduttore
semiconduttóre s. m. [comp. di semi- e conduttore]. – In fisica, materiale che presenta, rispetto alla conduzione elettrica, un comportamento intermedio tra quello degli isolanti e quello dei conduttori; la conduttività di un mezzo dipende dalla struttura a bande (v. banda3, n. 3 a) degli stati energetici degli elettroni: nei s. intrinseci, o puri, la banda di valenza e la banda di conduzione sono separate da un’energia comparabile con quella dovuta all’agitazione termica degli elettroni, per cui un elettrone di valenza può passare nella banda di conduzione, lasciando un vuoto, o lacuna, nella banda di valenza: sia l’elettrone sia la lacuna si possono spostare sotto l’effetto di un campo elettrico, contribuendo al passaggio di corrente nel mezzo, per cui il numero dei portatori negativi è uguale a quello dei portatori positivi; s. drogati (detti anche estrinseci), quelli in cui sono inserite impurezze costituite da atomi aventi nella banda di valenza un elettrone in eccesso o in difetto rispetto agli atomi della sostanza di base. I semiconduttori in cui le impurezze (dette in questo caso donatori) aggiungono elettroni, per cui la corrente è costituita principalmente da cariche negative, sono detti di tipo n, quelli in cui le impurezze (dette accettori) aggiungono lacune, per cui la corrente è costituita da cariche positive, sono detti di tipo p; in una giunzione tra uno strato n e uno strato p, la differenza tra la natura delle cariche di conduzione dei due strati dà origine a comportamenti di conduzione diversi a seconda del verso di passaggio della corrente (v. diodo). Queste proprietà della giunzione sono all’origine di tutti i dispositivi a semiconduttori (diodi, transistor, ecc.) impiegati nell’elettronica moderna (v. fig. a p. 926).