seme /'seme/ s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre "seminare"]. - 1. a. (bot.) [ovulo fecondato che dà origine a una nuova pianta: semi di cocomero; s. commestibili] ● Espressioni: semi di zucca [semi da sgranocchiare salati e abbrustoliti] ≈ (region.) bruscolini, (region.) brustolini. b. (fam.) [ovulo fecondato contenuto nell'acino dell'uva] ≈ (tosc., non com.) fiocine, Ⓣ (bot.) vinacciolo. 2. (agr.) [con valore collettivo, quantità di ovuli fecondati che viene affidata alla terra perché se ne sviluppi una nuova pianta: gettare il s. nel terreno] ≈ sementa, semente, semenza. 3. (fig.) [principio da cui qualcosa deve o può nascere, svilupparsi e sim.: il s. della violenza] ≈ embrione, fonte, germe, germoglio, radice, (lett.) sementa, sorgente. ⇑ causa, origine. 4. (fig., lett.) a. [con valore collettivo, coloro che hanno dato origine a una stirpe: Bestemmiavano ... L'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l s. Di lor semenza e di lor nascimenti (Dante)] ≈ ‖ antenati, capostipiti, progenitori. b. [insieme di persone che risalgono a un'origine comune: Similemente il mal s. d'Adamo Gittansi di quel lito ad una ad una (Dante)] ≈ discendenza, progenie, (lett.) prosapia, (lett.) schiatta, (lett.) semenza, stirpe. 5. (biol.) [sostanza espulsa durante l'eiaculazione dall'apparato genitale maschile umano e animale: banca del s.; raccolta del s.] ≈ liquido seminale (o spermatico), sperma.